Che cosa possiamo apprendere in solitudine? Come può il nostro sguardo cambiare, adattarsi, entrare nella profondità delle cose? Qual è il senso del nostro io narrativo nel mondo? Con due libri inclassificabili, Bennett si è imposta nel panorama letterario contemporaneo come una voce inconfondibile, capace di raccontare in piccole storie esilaranti e poetiche l’isolamento di una giovane donna nella campagna irlandese, così come le vicende di un fluttuante “io” working class che cresce in mezzo ai libri. Sulle tracce di Beckett e Lispector, audace e sperimentale (eppure leggibilissima), Bennett sposta le frontiere della letteratura un po’ più in là.
Nella pausa tra un evento e l’altro si esibirà la band Gipsy Swing Society.
CLAIRE-LOUISE BENNETT è cresciuta nel Wiltshire, nel Sudovest della Gran Bretagna, ha studiato letteratura e teatro, e vive a Galway, in Irlanda. Suoi racconti e saggi sono stati pubblicati su numerose riviste. Ha ricevuto il premio White Review Short Story nel 2013 e con Stagno, pubblicato da Bompiani nel 2019, è stata finalista al premio Dylan Thomas. Nel 2023 Bompiani ha pubblicato anche Cassa 19, nella traduzione di Tommaso Pincio.
TOMMASO PINCIO (Roma 1963), pseudonimo di Marco Colapietro, è scrittore, traduttore e pittore. I suoi romanzi più recenti sono Il dono di saper vivere (Einaudi 2018) e Diario di un’estate marziana (Perrone 2022). Ha tradotto tra gli altri Kerouac, Cheever, Dick, Fitzgerald, Updike, Orwell, Stoker.